Le conseguenze della tortura sono multidimensionali e interconnesse. Nessun aspetto della vita del sopravvissuto a tortura rimane indenne. Col Progetto VI.TO., Accoglienza e cura delle Vittime di Torura, si propone un approccio integrato che metta insieme la dimensione medico-psicologica, quella sociale e quella dei diritti. Il documentario entra nel vivo di un’esperienza di laboratorio teatrale dove il teatro diventa un modo per elaborare implicitamente il proprio vissuto, spesso troppo drammatico per poter essere nell’immediato affrontato in modo più esplicito. La messa in scena di una rappresentazione teatrale facilita, anche attraverso l’interpretazione del ruolo, il processo di ri-appropriazione di sé, della propria storia e della propria cultura, permettendo di impegnarsi in un progetto collettivo e di assumersi al contempo responsabilità individuali.
Il Progetto Vi.To. (Accoglienza e cura delle vittime di tortura) è gestito dal Consiglio Italiano per i Rifugiati dal 1996. Il Progetto prevede una pluralità di attività dirette alla persone: assistenza legale, sociale, medica e psicologica insieme a laboratori di riabilitazione psicosociale.