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Antonino Clemenza ph

Nelle fotografie di Antonino Clemenza spesso ci sono le persone. Anche in questa sua ricerca sulla Street Art non vediamo soltanto le opere, i muri, gli artisti. Piuttosto vediamo la gente che passa, che guarda, che sta lì a dare il senso profondo a questa nuova arte: essere per tutti, alla portata di tutti. Siamo felici quindi di ospitare in un nostro spazio l’occhio di questo fotografo che riesce a farci vedere le cose attraverso un doppio sguardo – quello del fotografo e quello di chi è fotografato – che rapisce e emoziona.

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StreetArt

Come aveva sostenuto il sociologo Marshall McLuhan, è importante studiare i media non tanto in base al contenuto che essi veicolano ma in base ai criteri strutturali con cui essi organizzano la comunicazione e aveva formulato l’espressione “Il medium è il messaggio”. La struttura di ogni medium suscita negli utenti determinati comportamenti e modi di pensare e porta alla formazione di una determinata forma mentis ; quindi la “struttura comunicativa” rende il medium non neutrale.
Pensando alla street art , crediamo che il medium stesso, dai graffiti alla tecnica dello stencil, lo sticker o il poster, per le loro connotazioni di estemporaneità e di illegalità, sia rivoluzionario e antagonista, perché posto spesso in luoghi dove non dovrebbe stare. 
Le opere di street art a volte interagiscono con il territorio in cui si insediano, e con cui dialogano, con le dinamiche politiche, storiche e sociali in esso presenti, per denunciare o dare voce. 
Sta nella stessa carica estetica dell’opera d’arte il potere di attrarre e quindi diventare già atto politico. 
L’arte può essere rivoluzionaria, smuovendo le coscienze, riuscendo a guidare le masse, facendosi portatrice di idee, di messaggi, fino ad essere di ispirazione a movimenti nuovi. Antonino Clemenza ph